La classicità …. anzi tutto il sapere corre sul web!

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In un mondo dominato dalla Tecnica, che consuma il «tempo per guadagnare spazio», il Sabato (edito da Garzanti, 2013) di Abraham Joshua Heschel rappresenta la rivincita del tempo sullo spazio. Il sabato è in primo luogo una meditazione offerta a tutti i lettori sull’importanza di riscoprire il tempo come cuore dell’esistenza. Il tempo, per dirla con la grandissima scrittrice Marguerite Yourcenar, è un grande costruttore.

La cultura, come patrimonio di conoscenze, oggi più che mai ci suggerisce a ricostituire un’alleanza naturale e necessaria tra la scienza e le humanae litterae. In uno dei suoi ultimi scritti (Osa sapere, Solferino, 2019) il professore Ivano Dionigi ci invita a riflettere sul fatto che la «scienza e la tecnologia hanno l’onere della risposta (l’ars respondendi) ai gravi e urgenti problemi del mondo contemporaneo e che il sapere umanistico (le humane litterae) ha l’onere della domanda (l’ars interrogandi).
Steve Jobs, in occasione del famoso Commencement Address all’Università di Stanford (12 giugno 2005) ci ha ricordato la necessità del ritorno alla figura dell'«ingegnere rinascimentale», inteso come colui che sa «unire i punti» (to connect the dots) alla guisa del grandissimo Leonardo da Vinci.


Già vent’anni or sono lo studioso di lungo corso della comunicazione, l’intellettuale fra i più autorevoli in Europa, il saggista raffinato e romanziere di successo Umberto Eco si è confrontato con i vertiginosi progressi che la tecnologia ci fa vivere, sperimentare. Con grande acume e intuendo le grandi potenzialità della Rete, lo studioso Eco, ha cercato di mettere la nuova tecnologia al servizio del sapere e della sua divulgazione organizzando e dando alla luce il progetto: Encyclomedia (www.encyclomedia.it). Un’enciclopedia, allora ma ancora oggi, di nuova concezione che racconta la storia dell’umanità istituendo relazioni e connessioni, proprio in virtù delle prerogative proprie di Internet, fra le varie letterature, scienze, arte/arti, musica/musiche, economia/economie, società, religione/religioni. Un viaggio avanti e indietro nel tempo, alla scoperta di affinità e vicinanze, relazioni nascoste e no distese nella Rete che si offe come una parabola dei diversi campi del sapere, collegando un autore alle sue opere o ai suoi libri, alle sue musiche, ai suoi esperimenti. Tutto il sapere diventa davvero un gioco da ragazzi.

Infatti, i punti di forza dei nuovi strumenti didattici multimediali sono l’interattività, l’interdisciplinarietà. Sempre Steve Jobs ci ricorda che: «la tecnologia da sola non basta e la psicologia sposata con le arti liberali sposata con le scienze umane che produce risultati che fanno cantare il nostro cuore». In continuità con gli antichi Greci che hanno dato vita alla cosiddetta «formazione circolare» (enkyklios paideia) oggi, ci ricorda con saggezza il latinista Ivano Dionigi: «il sapere tecnologico capta il novum del presente; ha lo sguardo rivolto in avanti; si iscrive nello spazio; ha familiarità con la vita intesa come zoè, «principio vitale»; è abilitato alle risposte.... il sapere umanistico conosce il notum della storia; guarda contestualmente, come un’erma, avanti ed indietro, ha familiarità con la vita intesa come bios, «esistenza individuale», interpreta la complessità, abita le domande, esplora i fini». (I. Dionigi, Osa sapere, op. cit., pp. 63-64). Con la saggezza costruita in decenni d’anni dai e con i giganti dell’antichità il professore Dionigi, infine, ci consegna una ineffabile massima: «i tempi spiegano le tecnologie, l’umanesimo spiega i tempi». Una sentenza, di più una testata d’angolo, un topos, l’architrave della parabola didattica che la nostra Scuola deve far propria nella costruzione del proprio Universo, della propria borghesiana Biblioteca: un universo senza confini ove saggiamente perdersi.

Pietro Salvatore Reina, docente di religione presso l'Istituto Comprensivo Merano I. Ha conseguito il titolo di Magistero in Scienze Religiose presso l'ISSR «San Luca» di Catania. Laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Catania. Membro del Direttivo della «Società Dante Alighieri»-Comitato di Bolzano. Autore di articoli e recensioni (Stilos) e di tre saggi (Tre donne alla ricerca della verità: Elsa Morante, un angelo amato di penna; Lalla Romano e Susanna Tamaro, l'inquieta via verso la luce; Pier Vittorio Tondelli, un tessitore di parole intrecciate dalla grazia e dalla bellezza) nel volume 5° dell'opera La letteratura e il sacro (a cura di Francesco D. Tosto), Bastogi, Roma, 2017 (Primo Premio «Tulliola Renato Filippelli»). Co-autore con il dirigente scolastico Luigi Martano del saggio Dentro o Fuori. Bullismo - Cyber, Edizioni Circolo Virtuoso, 2017.

 

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