E quindi uscimmo a riveder le stelle

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E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inf. XXXIV, 139) letto dai liceali nell’«aula virtuale» più grande: quella del nostro Paese. Un esempio di come i (le) nostri (e) alunni (e) ci insegnano a «traghettare» le paure.

 

Il 17 gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte ha istituito una giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri (1265-1321), denominata Dantedì, da celebrarsi il 25 marzo di ogni anno. La proposta è stata presentata dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. L’idea di questa iniziativa è nata ed è stata avanzata, per la prima volta, il 22 luglio 2019, dal giornalista del Corriere della Sera Paolo di Stefano e dal professore Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca. Di più, l’espressione «Dantedì» è nata - racconta il professore Sabatini - in una sua conversazione telefonica con il giornalista Di Stefano, pensando ai nostri giorni della settimana (lunedì, martedì ecc…) quasi tutti intitolati a una divinità, giorni che nella loro «forma» esistono nel nostro volgare fin dal Duecento. 

Fino al 1750 la data del 25 marzo nella città di Firenze viene assunta come inizio del calendario civile. Già gli antichi romani pongono il principio dell’anno solare a marzo (prima il 15 e poi il primo), La data del 25 marzo è stata individuata come inizio del viaggio ultraterreno della Commedia. Anche se per i più accreditati critici danteschi l’inizio del viaggio è da fissare dalla notte del 7 al mezzogiorno (o mezzanotte, se si calcola secondo il meridiano di Gerusalemme) del 14 aprile (cfr. N. Mineo, Dante, Laterza, p. 165)

Il 25 marzo 2020, in piena emergenza «coronavirus», a mezzogiorno sebbene le scuole di ogni ordine e grado, le università sono chiuse i versi della Commedia sono letti, recitati, declamati, cantati, disegnati, coreografati, ecc.... I versi di Dante corrono e percorrono lo «spazio infinito» del web. Nel «giorno di Dante» gli studenti della IV B della sezione scientifica dei Licei Poliziani (Montepulciano, Siena) realizzano un percorso interattivo della Commedia. Gli studenti del liceo «Leonardo da Vinci» di Trento recitano, ognuno a casa propria, il primo canto del Purgatorio. Gli alunni della terza classe, sezione E, del Liceo scientifico «Leonardo» di Giarre (CT) propongono una sfiziosa chat impossibile tra i personaggi della Commedia.

Infine, per Dantedì il Ministero dell’Istruzione promuove anche un concorso. Per tale occasione giungono ben trecento elaborati (video, disegni, fumetti, storyboard, audio-letture, opere artistiche, coreografie). Sulla sua pagina Facebook la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, condivide il video, realizzato dai ragazzi dell’Istituto «Vittorio Gassman» di Roma, con la sua terzina preferita: Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Inf. XXVI, 118-120). Una terzina, quest’ultima, che racchiude non solo il disegno enciclopedico-didascalico-educativo dell’intera Commedia (un poema di 14. 233 versetti) ma che soprattutto indica a tutti noi la strada della felicità come il risultato della pratica (praxis) del dovere e della virtù: docet D. Hume ed I. Kant. 

Pietro Salvatore Reina, docente di religione presso l'Istituto Comprensivo Merano I. Ha conseguito il titolo di Magistero in Scienze Religiose presso l'ISSR «San Luca» di Catania. Laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Catania. Membro del Direttivo della «Società Dante Alighieri»-Comitato di Bolzano. Autore di articoli e recensioni (Stilos) e di tre saggi (Tre donne alla ricerca della verità: Elsa Morante, un angelo amato di penna; Lalla Romano e Susanna Tamaro, l'inquieta via verso la luce; Pier Vittorio Tondelli, un tessitore di parole intrecciate dalla grazia e dalla bellezza) nel volume 5° dell'opera La letteratura e il sacro (a cura di Francesco D. Tosto), Bastogi, Roma, 2017 (Primo Premio «Tulliola Renato Filippelli»). Co-autore con il dirigente scolastico Luigi Martano del saggio Dentro o Fuori. Bullismo - Cyber, Edizioni Circolo Virtuoso, 2017.

 

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