FAMIGLIA SCUOLA COMUNITA’

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Sommersi da una cronaca giornalistica su numerose e frequenti contrapposizioni e incomprensioni tra famiglia e scuola abbiamo voluto dedicare il presente numero della rivista “Magic e-school” alle dinamiche e alle doverose e opportune riflessioni sui rapporti esistenti e quelli auspicabili tra famiglia e scuola, la cui collaborazione è funzionale al successo scolastico delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni e delle studentesse e degli studenti. 

 

L’importanza della collaborazione e cooperazione tra i microsistemi della scuola e della famiglia è stata ampiamente ribadita dallo studioso russo-americano Urie Bronfenbrenner, ispiratore degli Orientamenti per la scuola dell’Infanzia del 1991, ora traslati nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo. Nella sesta tesi del suo famoso libro “Ecologia dello sviluppo umano” evidenziò l’importanza della collaborazione tra famiglia e scuola affermando “il successo scolastico degli alunni non dipende solo dalla bravura dell’insegnante, ma dalla considerazione che la famiglia esprime di rispetto e di valorizzazione del ruolo della scuola e della funzione docente”.Di conseguenza l’idea di scuola che i genitori trasmettono, a livello subliminale, ai propri figli può motivare o meno l’impegno verso il successo scolastico.

Quanto sia importante un positivo confronto tra scuola e famiglia lo aveva ribadito in Italia anche la legislazione scolastica con l’introduzione degli organi collegiali quando nell’articolo 1 del decreto delegato 416 del 74 si ribadisce che la scuola deve costituirsi in “comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica”.È opportuno allora ragionare su come e quanto ci sentiamo comunità come docenti, dirigenti e famiglie all’interno e nella comunità in cui operiamo. L’etimologia di Comunità da “cum  munus” sta a indicare la partecipazione ad un compito che spinge, quindi, i componenti a sentirsi persone strettamente collegate dalla coscienza di non essere isolate, ma parte di un tutto e quindi è espressione  del sentimento di appartenenza.

Il concetto di comunità supera e avanza anche il concetto di società in quanto si connota dei sentimenti di simpatia e di partecipazione mediante i quali l’individuo si identifica con il gruppo. Chi fa parte di una comunità agisce non per sé, ma come organo di un tutto, di una comunanza.Generalmente il concetto di società viene utilizzato per indicare una forma di vita sociale, organizzata razionalmente per la soddisfazione dei bisogni e degli interessi individuali e, pertanto, regolata da rapporti giuridici. Il concetto di comunità, invece, viene utilizzato per indicare una forma di vita sociale, organizzata per soddisfare il bisogno di appartenenza e, pertanto, regolata dei sentimenti di comunanza, di solidarietà, di identificazione, di partecipazione. Essa costituisce un campo di esperienza vissuta; è il luogo in cui il soggetto prende coscienza di sé e si apre a se stesso nel momento in cui si apre agli altri.

I recenti dati Invalsi pubblicati con il progetto Valu.E (Valutazione Esperta) sulla scarsa collaborazione da parte delle famiglie, nonostante l’impegno del 70 % delle scuole di ricercare collaborazione, stanno a dimostrare la mancanza di “comunità”, che poi provocano anche gli atti di bullismo o di cyberbullismo nelle nuove generazioni. È significativo lo sfogo di una bravissima Dirigente Scolastica, conosciuta recentemente, che ha mostrato sconforto nel registrare nella sua città del tarantino come i ragazzi a scuola non riescano a vivere in una dimensione comunitaria, ma lo fanno nelle serate con la costituzione di baby gang per molestare ed infastidire vecchietti e persone fragili dei loro Paesi.

La scuola deve recuperare l’importanza della dimensione comunitaria anche in controtendenza alle spinte individualistiche dei social e dei media che spargono odio e rancori. Un superamento di questa crisi, in positivo, si può ottenere se la scuola diventa comunità educante, capace di promuovere la partecipazione creativa. La scuola in una società, intesa come comunità, ha senso e funzione educativa solo se si pone anch’essa come “comunità”, come infrastruttura educativa della vita comunitaria. È necessario recuperare nei rapporti tra docenti e studenti, tra docenti e genitori, tra gli docenti, il senso e la necessità di essere “comunità” per vincere le sfide del presente e del futuro. 


Luigi Martano  via Campo Sportivo 14 - 73026 Melendugno - cell. 368581458 email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Laurea in Pedagogia-  Abilitazione Insegnamento Materie Letterarie Scuole Superiori 2° gradoDirigente scolastico per 28 anni nelle scuole del primo e secondo cicloGiudice Onorario Tribunale per i MinoriSuperamento preselezione concorso Dirigenti Tecnici MIURComponente Nuclei di Valutazione dei Dirigenti Scolastici della PugliaAutore “Leadership per l’apprendimento”- Autore “Il Dirigente Scolastico-Authority territoriale del successo scolastico”Autore “Una pedalata verso il successo”Autore “ I care …per una scuola inclusiva”

 

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