OCSE PISA

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 Il Programma per la valutazione internazionale dello studente (PISA) è a livello globale un punto di riferimento per le indagini sull’ apprendimento, poiché attraverso lo studio dei campi indagati rende chiari i fenomeni della società umana su cui vi sono significativi investimenti.

 

OCSE PISA

 

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Le prove riguardano tre ambiti di competenze: Lettura, Matematica e Scienze, ogni ciclo ne approfondisce uno in particolare ed hanno l’obiettivo di verificare in che misura i quindicenni scolarizzati abbiano acquisito alcune competenze definite essenziali per essere un cittadino attivo e consapevole nella società.Quindi, si deduce che l’indagine non rileva la padronanza dei contenuti curricolari, ma come gli studenti siano in grado di utilizzare le competenze acquisite durante gli anni scolastici per affrontare e risolvere i problemi del quotidiano.Nel 2018 l’ambito principale di rilevazione è stato la Reading Literaty, che in Lettura è definita come il “comprendere, usare, valutare, riflettere e impegnarsi con testi scritti al fine di perseguire i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e il proprio potenziale e per partecipare attivamente nella società”.

I test somministrati nel 2018 hanno messo in evidenza che la pagina stampata è stata affiancata, in questi ultimi anni, da una pluralità di testi in formato elettronico, reperibili anche online, che veicolavano informazioni di scarsa attendibilità e spesso sbagliate. L’intento dichiarato dagli autori dei test era quello di valutare se e quanto gli studenti sapessero distinguere tra “fatti” e “opinioni” navigando in internet attraverso i diversi formati. Per l’edizione del 2021, che avrà come principale ambito di valutazione la matematica, è stato già previsto che sarà aggiunto un ulteriore test riguardante il pensiero creativo, mentre nel 2024, focalizzato sulle scienze, sarà valutata anche la competenza nelle lingue straniere.Agli inizi del mese di dicembre 2019, l’Invalsi ha presentato a Roma gli esiti italiani dell’indagine della settima edizione PISA 2018. A livello internazionale i risultati appaiono stabili, i paesi con un alto livello di performance continuano ad essere gli asiatici, in modo particolare i cinesi, mentre un leggero peggioramento arriva dai paesi occidentali. 

L’ Italia ha avuto un peggioramento solo in scienze e nella lettura mentre si è mantenuta stabile in matematica dove gli studenti, come minimo, sono in grado di riconoscere e interpretare senza istruzioni dirette come una situazione semplice può essere rappresentata matematicamente Anche la graduatoria delle tipologie di indirizzo resta stabile e vede in testa i licei e come fanalino di coda la formazione professionale. Le preferenze dei ragazzi continuano per matematica e scienze mentre per le ragazze c’ è un aumento di tendenza per la lettura che si riporta anche nelle scelte delle professioni.Anche il rendimento evidenzia notevoli differenze a seconda dello status socio-economico di provenienza, infatti gli studenti avvantaggiati hanno ottenuto risultati migliori rispetto agli studenti svantaggiati.ma molti degli studenti italiani con risultati elevati hanno espresso ambizioni inferiori a quanto ci si potrebbe aspettare, soprattutto tra i ragazzi svantaggiati. 

Tutti questi risultati danno una chiara visione di come è percepito nel nostro Paese il diritto allo studio e di quanto sia importante un intervento politico che partendo da questi dati, possa dare l’avvio ad azioni forti e incisive per la rivalutazione e la rimotivazione del sistema scolastico italiano. Le rilevazioni, che in alcuni casi dichiarano un peggioramento rispetto ai rilevamenti precedenti non fanno altro che testimoniare un fallimento di tutte le politiche scolastiche che in questi anni si sono susseguite. Si evidenzia la mancanza di un’idea di Scuola che ritorni ad essere centrale nel tessuto culturale e sociale, che aiuti ad eliminare le differenze e guidi il cittadino nella sua più completa crescita cosi come è anche delineato nella nostra Costituzione.

Rosalia Rossi (10/07/1965) napoletana, docente di Storia e filosofia. Laureata in Pedagogia con 110 e lode consegue Master Europeo di II livello in Mediazione e gestione dei conflitti. Interessata alle dinamiche sociali e relazionali, si forma come Counselor, Mediatrice familiare ed esperta in PNL Basic Practitioner. Esperta in criminologia clinica. Ha assunto incarico di collaborazione e tutor con l' Università degli studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa"; ha partecipato al forum mondiale della Mediazione al Centre de Congres La Regent a Cras Montana con stages in Spagna e Svizzera sulle tematiche della mediazione  del conflitto nei Paesi Europei. Relatrice a corsi di formazione per adulti su " Comunicazione e conflitto". Ha ricoperto per quattro anni il ruolo di collaboratore vicario, componente Consiglio D 'Istituto e del Nucleo Interno di Valutazione. Ha ricevuto encomio dal Dirigente Scolastico per l'eccellente lavoro di collaborazione svolto presso il proprio Istituto.

 

 

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