La relazione fra progettazione per competenze ed Esame di Stato

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La relazione fra progettazione per competenze ed Esame di Stato.

All'insegna delle recenti innovazioni didattiche inizia il nuovo anno scolastico, i docenti devono infatti organizzare le attività di progettazione didattica delle classi della scuola secondaria di secondo  grado in relazione agli esiti finali del nuovo Esame di Stato.Questo ha apportato delle novità che interessano tre aspetti: la revisione della progettazione pluridisciplinare; la definizione del curricolo per “Cittadinanza e Costituzione”; la relazione degli studenti sui “Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento ”.Nel nuovo Esame di Stato l'introduzione della seconda prova scritta , che coinvolge due discipline, e la nuova strutturazione del colloquio - con la predisposizione da parte della commissione delle “buste” che consente di “verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale” (O.M. 205/2019 e D.Lgs. 62/2017) - risultano essere gli aspetti più innovativi.
La nota MIUR 788 del 6 maggio 2019 chiarisce che il colloquio deve avere “natura pluridisciplinare e integrata e deve consentire di raccogliere elementi di valutazione significativi sul livello di preparazione del candidato e sulle sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte. Esso non deve essere una riproposizione delle verifiche disciplinari, ma deve evidenziare la capacità del candidato di sviluppare una interlocuzione coerente con il profilo di uscita, non perdendo di vista, anzi valorizzando, i nuclei fondanti delle discipline, i cui contenuti rappresentano la base fondamentale per l'acquisizione di saperi e competenze”. Alla luce di ciò al candidato si chiede di utilizzare le conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari per discutere la tematica proposta, in modo che sappia individuare collegamenti significativi per valorizzare gli aspetti chiave delle singole discipline mettendoli in relazione in modo critico. Perché ciò accada è necessario che diventi buona prassi abituare l’alunno a costruire un sapere integrato durante il percorso scolastico.


I Consigli di classe devono rivedere il concetto di pluridisciplinarietà; ciò presuppone che ogni docente debba sviluppare il proprio percorso curriculare facendo leva sui “nodi tematici pluridisciplinari” e affrontando gli argomenti a partire dalla propria disciplina con riferimenti trasversali ai suddetti nodi tematici. Infatti, spetta ad essi identificare i risultati desiderati in termini di competenze, individuare prove capaci di accertarne il raggiungimento, pianificare le attività di apprendimento, gli ambiti disciplinari da coinvolgere, l'argomento specifico di ogni ambito e i contenuti. I docenti devono predisporre, nel lavoro dei dipartimenti disciplinari e/o singolarmente, la progettazione didattica prevedendo di lavorare sia nella prospettiva della verticalità, indicando i livelli di competenza in uscita, sia in quella orizzontale delle singole discipline. A loro spetta il compito di progettare la propria attività sullo sviluppo di competenze certificabili e spendibili nel mercato del lavoro e non su programmi che fanno riferimento alla sola elencazione di contenuti. Nella progettazione per competenze bisogna che si faccia riferimento alle competenze chiave europee declinando per ciascuna le relative abilità e conoscenze visto che ogni disciplina deve concorrere alla costruzione delle competenze di base. Accanto alle competenze chiave europee è bene fare riferimento alle life skill, cioè le competenze per vita. Le life skill sono quell’insieme di competenze, abilità personali, cognitive, sociali, emotive e relazionali che permettono agli individui di affrontare le sfide quotidiane della vita, rapportandosi con se stessi e con gli altri con fiducia nelle proprie capacità e con atteggiamento positivo e costruttivo. Esse sono state indicate dall’OMS perché si possa migliorare la capacità di gestire la propria vita in modo attento alla salute.

In tal senso risulta auspicabile che i Consigli di classe e i singoli docenti nel redigere la progettazione didattica creino queste connessioni:
Competenze chiave europee Life skill; 1 competenza alfabetica funzionale; 2 competenza multiliguistica, comunicazione efficace, capacità di relazione interpersonale, gestione delle emozioni, creatività, senso critico; 3 competenza matematica e competenza in problem solving scienze, tecnologie e ingegneria senso critico;4 competenza digitale problem solving comunicazione efficace;5 competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare problem solving senso critico gestione delle emozionicapacità di relazione interpersonale empatia; 6 competenza in materia di cittadinanza autocoscienza senso critico empatia gestione dello stress capacità di relazione interpersonale: 7 competenza imprenditoriale senso critico problem solving decision making creatività gestione delle emozioni e dello stress;8 competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale comunicazione efficace creatività empatiasenso critico autocoscienza; (dall'Agenda della Scuola – Tecnodid)


Nella definizione dei contenuti bisognerà individuare i nuclei tematici principali che costituiranno la base delle singole progettazioni perché non si tratta solo di collegare contenuti e linguaggi, ma di individuare le finalità, gli obiettivi formativi, i metodi e le modalità di conduzione della stessa attività didattica. In ultima analisi la didattica pluridisciplinare diventa un processo organico dove finalità, obiettivi, procedure, metodologie, tematiche e contenuti culturali si intrecciano nel quadro delle competenze per far sì che lo studente possa acquisire quel processo di crescita umana e culturale che lo porterà ad essere cittadino consapevole in una società che sempre più si sforza di essere “equa, inclusiva e sostenibile ” (Agenda 2030).

Concetta Montana Lampo, nata ad Agrigento nel 1966, è ingegnere idraulico. Ha conseguito il master sui DSA presso l'Università di Messina; nell'a.a. 2014/15 è stato formatore presso la “LR Psicologia” di Roma e diverse volte formatore presso l’Ambito Scolastico 2 di Canicattì (Ag). Attualmente è docente di Topografia presso l'II. SS. “Galilei” di Canicattì (AG) dove ricopre il ruolo di collaboratore del Dirigente Scolastico, è Funzione Strumentale per il coordinamento e la progettazione del PTOF ed è referente del Nucleo di Valutazione Interno. Ha curato due volumi editi dall’II. SS “Galilei”: L'alternanza Scuola Lavoro, a.s. 2015/16, I Diritti Umani nella didattica a.s. 2018/19.

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