La scuola è ripartita, nel contesto di una pandemia che non scema e con l’esasperazione di tutti i limiti scaturiti da decenni di disinvestimento, non solo economico e politico ma educativo, giacché stenta a individuare e a mettere in pratica un nuovo paradigma che fondi e orienti una nuova concezione di formazione, che sappia rispondere all’accelerazione del contesto globale e alle storture di un sistema fatto di sistemi complessi e atomizzati, più incentrati sull’individuo che sulla persona e ancora meno sulla comunità.