AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE: RISORSA PER LA DEMOCRAZIA

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Sono diventato Direttore Didattico nel 1988 e ho avuto la fortuna di seguire sin dall’inizio il dibattito iniziato nel 1990 sull’autonomia delle Istituzioni scolastiche con la Conferenza Nazionale sulla scuola voluta dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione Sergio Mattarella.

L’idea dell’autonomia, coraggiosa, illuminata e corrispondente ai nuovi paradigmi europei della sussidiarietà verticale ed orizzontale ha acceso speranze, fiducia per la centralità assegnata al collegio docenti nell’elaborazione di un progetto curricolare funzionale al successo formativo e alla qualità per più elevati livelli essenziali delle prestazioni.

A 20 anni dalla sua nascita abbiamo voluto come Rivista “Magic e School” dedicare questo numero per mettere a fuoco riflessioni sulle autonomie funzionali assegnate alle Istituzioni scolastiche e analizzare come sono state agite, percepite, valorizzate con lo scopo di un necessario rilancio per rispondere alle nuove esigenze culturali, sociali e formative.

Ho sempre inteso l’Autonomia non come un insieme di “nuove norme”, ma come uno “strumento per la democrazia”, capace di rilanciare soprattutto il protagonismo delle Istituzioni scolastiche in funzione dello sviluppo culturale della comunità in cui operano. Purtroppo, spesso, è prevalsa la dimensione semantica dell’autonomia, come possibilità di “autodeterminarsi” e non è stata colta la mission e la bontà della risorsa costituzionale dell’“autonomia” che avrebbe dovuto sfidarci a “rideterminare” ruolo e funzione sociale della scuola.

L’autonomia ha avuto grandi padri “Mattarella in primis e il Ministro Bassanini poi, ma pochissimi alleati e tantissimi detrattori all’interno e all’esterno della scuola e la stessa legge 107 del 2015, prendendone atto, si proponeva il rilancio dell’autonomia, dando ad essa anche strumenti e risorse.

L’anno scolastico che sta per iniziare sarà sicuramento un anno particolare in quanto l’emergenza covid ci sta costringendo a ripensare i modi del “fare scuola”, i “luoghi”, l’uso corretto dell’organico dell’autonomia pensato in funzione del potenziamento dell’offerta formativa e ho letto quindi con la massima curiosità il Piano Scuola 2020/2021 emanato nei giorni scorsi dal Ministero dell’Istruzione per l’avvio del nuovo anno scolastico che vedrà protagonista una nuova governance con le  “Conferenze dei servizi” che saranno insediate presso gli Uffici Scolastici Regionali con lo scopo di raccogliere le istanze provenienti dalle scuole con riferimenti agli spazi, agli arredi e all’edilizia.

I protagonisti delle Conferenze regionali saranno : il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale (coordinatore), gli Assessori regionali all’istruzione e ai trasporti, il rappresentante regionale dell’UPI (Unione delle Province d’Italia), il rappresentante dell’ANCI ( Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), i referenti della Protezione Civile, delle associazioni dei genitori della scuola, delle associazioni studentesche, delle associazioni per le persone con disabilità, delle scuole paritarie, delle organizzazioni sindacali  del settore scuola ( personale e dirigenza), degli enti del terzo settore.

Ci sono tutti: GRANDE ASSENTE: LA SCUOLA!, che in questi 20 anni non ha saputo, voluto dare una rappresentanza istituzionale alle 8 mila scuola della nostra Italia. Quando in alcune modifiche normative per la rimodulazione degli Organi collegiali previsti dal DPR 233 del 1999 è stata introdotta la possibilità di questa rappresentanza istituzionale delle Scuole si sono aperti fuochi di sbarramento da parte di molte componenti, interne ed esterne alla scuola, con relativi anche scioperi che hanno impedito riforme importanti e a costo zero.

Il Piano scuola utilizza, purtroppo, l’autonomia solo per scaricare sulla dirigenza scolastica ulteriori responsabilità ed impegni.

L’auspicio è che si prenda coscienza che la scuola dell’autonomia non può essere rappresentata dai Direttori Generali degli Uffici scolastici Regionali, che rappresentano istituzionalmente il Ministero; non possono essere rappresentati dalle Organizzazioni Sindacali che operano giustamente in difesa delle singole categorie che si riconoscono in essi. Paradossalmente, in queste future Conferenze dei servizi saranno ascoltate e avranno il loro peso le scuole paritarie, ma non avranno diritto di parola le scuole statali.

Anche nelle Conferenze dei servizi territoriali dove è prevista la convocazione dei Dirigenti Scolastici, gli stessi si presenteranno individualmente con tutta la debolezza dei numeri primi e con il limite di rappresentare solo se stessi e  non con la forza di rappresentare le Istituzioni di un territorio, di una provincia, di una regione, di uno Stato, nonostante la declaratoria del decreto legislativo 165 del 2001. 

E come tutti gli auspici devono rappresentare sfide e motivo per continuare a credere nell’autonomia come risorsa per la democrazia. Un caro saluto a quanti dirigenti e docenti hanno onorato il loro impegno professionale in questo anno particolare ed eccezionale. 

La rivista si congeda per i prossimi due mesi e vi dà appuntamento a settembre 2020. 

MARTANO LUIGI Dirigente scolastico per 28 anni nelle scuole del primo e secondo ciclo. Incaricato dal Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia per lo svolgimento di quindici incarichi ispettivi presso le Scuole Paritarie. Componente Nuclei di Valutazione dei Dirigenti Scolastici della Puglia. Giudice Onorario Tribunale per i Minori presso Corte di Appello di Taranto. Laurea in Pedagogia- Abilitazione Insegnamento Materie Letterarie Scuole Superiori 2° grado. Collaboratore fisso delle Rivista per la scuola dell’Infanzia “Gulliver 3-6”. Formatore e Amministratore di M.A.GI.C. Education TrainingAutore di “Leadership per l’apprendimento” per la preparazione al concorso per Dirigenti Scolastici 2017 - Autore “Il Dirigente Scolastico-Authority territoriale del successo scolastico” -Autore “Una pedalata verso il successo” - Autore “ I care …per una scuola inclusiva”. Coordinatore nazionale della Rete Interregionale “Local Lingue Infanzia” per la sperimentazione del CLIL con le Lingue di Minoranza in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Coautore delle pubblicazioni: “Suoni dalle Minoranze” e “Local Lingue Infanzia” con Anicia Editore. Coordinatore della Rete “I’m possible” per la realizzazione di un Laboratorio Territoriale per l’occupabilità finanziato dal MIUR con 750.000 euro.  Dal 2000 al 2016 ha realizzato 10 progetti Europei ed un Comenius Regio. Vincitore di 4 borse di studio “Arion” dell’Unione Europea.Presidente del Consiglio Provinciale di Lecce 1995-1999. Assessore al Turismo Comune di Melendugno. 

 

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