I problemi di una valutazione “Camaleontica”

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Tempo lettura: 2 min 40’’ Dopo un anno possiamo anche affermare che i docenti oggi mostrano una visione a 360° della dad e dei suoi effetti sulla valutazione.

Le modalità e la didattica si sono aggiornate anche se da un’indagine di ‘Scuola 24’ del Sole 24 Ore del 20 novembre scorso è emerso che il 74% dei docenti non è riuscito a raggiungere tutti gli alunni. 

Come progettare dunque una valutazione che risente del continuo cambiamento tra didattica online e didattica in presenza? I docenti ce la stanno mettendo tutta in questa impresa ‘Camaleontica’ anche se i problemi non mancano. La valutazione risentirà sicuramente di alcune imperfezioni tecniche portano il 6% dei docenti italiani ad essere totalmente impreparati. 

Il 41% dei docenti ha avuto problemi di connettività, il 24% con la stampante, il 16% con il pc ed il 12% con la webcam (fonte Sole 24 Ore). Aperture e chiusure hanno messo in difficoltà il collegio docenti con un altro aspetto cardine della valutazione che è quello della ricognizione di assenze e presenze senza dimenticare il lavoro asincrono o differenziato per i Bes, Disabili, figli di Infermieri che invece sono riusciti a frequentare.

 La diversa disposizione degli ambienti di apprendimento, l’unità oraria ridotta nella Dad, cambia anche le modalità e gli strumenti di valutazione, che non possono essere soltanto le verifiche scritte e orali, come avviene tra i banchi di scuola. In quel caso la presenza fisica del docente ha una funzione importante di controllo, di supporto e di incoraggiamento. 

Questa nuova prospettiva ‘Apri - chiudi’, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, presuppone che vi sia un’attenta progettazione e una diversa organizzazione da parte dei singoli docenti, in riferimento alla loro disciplina, allo scopo di evitare il rischio di diseguaglianze o di distorsioni valutative.

In questo “Ginepraio” forse la soluzione sta nel legame tra la sequenza logica e progressiva del progetto formativo per ciascun alunno, con attenzione massima a tenere nel giusto equilibrio il carico cognitivo, specialmente nei confronti degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Mancherà sicuramente la valutazione fiscale e prevarrà quella di tipo formativo. I docenti focalizzeranno l’attenzione non soltanto sulla verifica dell’apprendimento dei contenuti, ma anche sulla riflessione degli alunni su di essi, sul loro punto di vista personale e sulla ricerca di soluzioni diverse a un problema dato.

Alfredo Lanzone docente di sostegno in ruolo presso la scuola secondaria di primo grado Gaetano Negri (Ics Calasanzio) di Milano. Laureato in Scienze Motorie con Lode presso l'Università degli studi di Foggia e con abilitazione Ssis in educazione fisica e sostegno conseguite presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha Lavorato come giornalista sportivo, con diversi quotidiani ed altre testate anche digitali tra cui: Il giornale D'Italia, Il Giorno, Il Meridiano, Acid Jazz, tuttotoro.com, il grecale (Age) ed in Tv locali: Telenova e Lombardia Tv.  Iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2004, ha condotto per anni diverse trasmissioni in radio. (radiopunto.it e silvermusicradio.it).  perimentazioni deep house.

 

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