La formazione dei docenti: una migliore prospettiva futura

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In previsione del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019/2021 del settore scuola, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi incontra le organizzazioni sindacali ed avvia un confronto preventivo sui temi principali del contratto stesso.

 Il Ministro illustra l’Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2022, adottato dal DM 281 del 15 settembre 2021. Tale Atto rappresenta la piattaforma contrattuale dell’Amministrazione ed è finalizzato alla definizione degli obiettivi e delle risorse disponibili per il rinnovo del contratto. 

Uno dei temi prioritari individuati è quello della formazione del personale della scuola. 

Una formazione in funzione alle competenze digitali; una formazione che apre all’innovazione didattica e che sostiene la ricerca; una formazione che va considerata nella sua dimensione collegiale e partecipata in un percorso di valorizzazione professionale di tutto il personale; una formazione che arricchisce i nuovi docenti e che riqualifica quelli in servizio; una formazione iniziale e continua che contribuisce ad uno sviluppo di crescita. 

Per la formazione iniziale si ipotizza un modello formativo strutturato ed integrato con le Università. I docenti di ogni ordine e grado e degli atenei dovranno essere formati nelle competenze disciplinari, pedagogiche, didattiche, psicologiche, metodologiche, tecnologiche, riflessive e nella gestione dei gruppi. 

Per la formazione continua si prevede di costituire un nuovo sistema che incrementi la presenza dei docenti nei percorsi formativi, al fine di potenziare e migliorare l’offerta formativa.

Il tutto nell’ottica di riforme e di investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A tale proposito, il PNRR destina considerevoli risorse per la formazione dei docenti, in linea con gli standard europei. Esso si prefigge di istituire una specifica Scuola di Alta Formazione del personale, al fine di garantire concretamente un’istruzione di qualità, performante anche nel mercato di lavoro. Da qui la necessità di ridurre il divario fra la formazione e i bisogni della nostra economia.

Sarà la contrattazione a prevedere una formazione pubblica di carattere nazionale che risponda alle esigenze del sistema: un sistema scuola che transita da un modello all’altro, da quello tradizionale a quello digitale e che richiede un notevole cambiamento anche nell’organizzazione didattica. 

Sarà proprio lo strumento contrattuale a stabilire chi fa cosa, a definire l’esigibilità dei percorsi di formazione in relazione alla valorizzazione del personale, a valutare le disposizioni per le modalità di fruizione delle ore di formazione in servizio, ad individuare le procedure di riconoscimento delle attività svolte e delle spese di formazione.

Sarà il nuovo CCNL a far sì che la formazione e la riqualificazione del personale assumano centralità quale diritto soggettivo e vengano considerate a tutti gli effetti attività lavorative.

Ed è proprio per questo che il ruolo della formazione degli insegnanti dovrebbe essere ricondotto al tavolo contrattuale quanto prima. Il tutto nella prospettiva di un’azione di ascolto e di confronto fra le posizioni, in coerenza con gli elementi del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”.

Marzia Rizzato Docente di ruolo dal 1983 alla Scuola Primaria, a seguito di superamento di Concorso pubblico. Laurea in “Scienze della Formazione per l’Infanzia e la Preadolescenza”, Università degli Studi di Padova; Laurea Specialistica in “Programmazione e Gestione dei Servizi educativi, scolastici e formativi”, Università degli Studi di Padova; Master “MUNDIS” di II livello, Master Universitario Nazionale per la Dirigenza delle Istituzioni Scolastiche, Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma; Corsi singoli in Scienze Filosofiche “Storia della filosofia”, Filosofia “Storia della filosofia”, Sociologia “Globalizzazione e pluralismo culturale”, Università degli Studi di Padova; Abilitazione per NON VEDENTI, Unione Italiana Ciechi, Roma, Sez. di Vicenza. È  inserita nella graduatoria del Concorso per Dirigenti Scolastici 2017. Ha ricoperto, nei vari anni, incarichi di Fiduciaria di Plesso; Referente INVALSI; Referente per l’Autovalutazione e per il Miglioramento, per la Rendicontazione Sociale SNV; Coordinatore del NIV; Componente Interno del Comitato per la Valutazione dei Docenti; Coordinatore della Didattica e di Dipartimento; Tutor Neo-immessi in ruolo e Tirocinanti universitari; Componente della Commissione POF/PTOF, della Commissione Continuità ed Handicap, del Team per l’Innovazione Digitale;  Responsabile Educazione alla Salute; Incaricata dei Rapporti con gli Enti Esterni; RSU d’Istituto; Figura sensibile Sicurezza; Componente Esterno del Comitato per la Valutazione dei Docenti, nomina USR Veneto; Osservatore Esterno INVALSI, nomina USR Veneto.

 

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