Sindacati asse portante del Nuovo Contratto per la Scuola.  

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Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (in sigla C.C.N.L.) del Comparto Scuola attualmente in vigore è stato sottoscritto dopo una “moratoria” protrattasi per un decennio;  oramai è scaduto il 31 dicembre 2018; l’emergenza sanitaria sopraggiunta a causa della  pandemia ha ostacolato il rinnovo contrattuale. 

 È necessario concretizzare nel minor tempo possibile l’impegno, assunto dal Governo, di  centralità del sistema di istruzione valorizzando le professionalità in essa operanti attraverso il “Contratto che tutti vorremmo”. 

Il Nuovo Contratto della scuola italiana dovrebbe dare attuazione all’impegno del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che ha sottoscritto a Palazzo Chigi il 20 maggio scorso il  “Patto per la scuola al centro del Paese” nel quale si evidenzia un ruolo importante delle  OO.SS. tenendo fede al significato della parola “Sindacato” Sin (σύν = insieme) e Dike (δίκη  = giustizia, diritto) “Insieme per la giustizia, per il diritto”. 

Nel Patto profonda è l’intenzione di valorizzare un confronto con le parti sociali e le  relazioni sindacali, che dovranno diventare l’asse portante del rinnovo contrattuale. 

L’emergenza sanitaria ha evidenziato che per rispondere efficacemente alle sfide che il  mondo della scuola è chiamato ad affrontare oggi è necessario avviare processi di  innovazione partecipata attraverso coordinamento, dialogo e coesione tra i vari livelli di  governo, istituzioni pubbliche e società civile. 

Già lo Statuto dei Lavoratori (Legge n. 300 del 20 maggio 1970 contenente “Norme sulla  tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei  luoghi di lavoro e norme sul collocamento”), il più importante intervento legislativo attuato in  materia di lavoro dopo l’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica al titolo due “La  libertà sindacale” (artt.19-27), e al titolo tre “L’attività sindacale” (artt. 19-27), si rivolgeva, 

attraverso norme, alla tutela del lavoratore nel rapporto di lavoro sostenendo l’organizzazione  e l’attività dei sindacati nel contesto aziendale. 

Il sistema delle relazioni sindacali rappresenta uno snodo funzionale importante per lo  sviluppo di nuovi modelli di organizzazione del lavoro; valorizzare le persone è fondamentale  e necessario per condividere la visione di unità del Paese ed accrescere il ruolo della scuola  come “catalizzatore di idee, visioni, progetti e innovazione”. 

Nel “Patto per la scuola al centro del Paese” si evidenzia l’intenzione del Ministero di  avviare, sulle materie trattate in previsione del nuovo contratto tavoli tecnici dedicati allo  studio, all’analisi e alla definizione di soluzioni condivise, che saranno verificate e  monitorate. Si evince un disegno pensato da Ministero e OO.SS. del modello istituzionale ed  organizzativo-gestionale che valorizzi il senso di appartenenza, la crescita e le motivazioni 

professionali dei lavoratori, utilizzando meccanismi di digitalizzazione, semplificazione e  valorizzazione professionale della comunità educante. 

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi l’8 settembre ’21durante l’incontro con i  rappresentanti dei sindacati rappresentativi del comparto istruzione e ricerca si è confrontato in vista dell’atto di indirizzo preliminare all’avvio del negoziato per il rinnovo del  C.C.N.L. da inviare all’ARAN. È emerso quanto sia necessario avere una chiara visione di  medio e lungo periodo, pensando anche all’utilizzo degli investimenti previsti dal PNRR, ed agire urgentemente dando risposte al settore scuola che si trova ad operare in condizioni  complesse e difficili. 

In vista dei rinnovi contrattuali indicazioni ed obiettivi condivisi dalle Confederazioni sono  da considerarsi predisponendo l’atto di indirizzo, come l’impegno di individuare nuove  risorse in legge di bilancio. 

Tra le priorità vi è la questione retributiva con l’obiettivo di un riallineamento con la  media europea, individuando nuove opportunità di valorizzazione professionale per i  docenti e un rinnovato ordinamento dell’area ATA con il sostegno di specifiche risorse. 

In una fase di impegno innovativo assume centralità in contrattazione la formazione in  servizio che dovrà essere considerata un investimento per l’amministrazione, con attenzione  al riconoscimento del lavoro d’aula e di tutti gli impegni organizzativi e progettuali che  appartengono alla quotidianità professionale docente. 

È necessario inoltre attenzionare anche la mobilità del personale, che può sostenere, più di  vincoli imposti dalla legge, le esigenze di continuità didattica; tanti sono infatti i docenti che  negli ultimi anni sono stati assegnati ad una sede dove rimarranno per un triennio nel rispetto  delle regole definite dal contratto, garantendo continuità didattica. 

La prossima trattativa valorizzando il confronto con le O.O.S.S. sarà un “importante banco di  prova” per tutti, in particolare per il Governo chiamato a scelte concrete per sostenere una  scuola di qualità che veicolerà il Paese fuori dall’emergenza pandemica. 

Ferramosca Mavi Docente di scuola primaria dal 2001. Laureata in Filosofia V.O. presso l’università degli studi di Lecce e DEC-Dirigenza e Coordinamento dei Servizi Scolastici, Formativi e Sanitari- presso l’università degli studi di Tor Vergata Roma. Specializzata nel Sostegno Didattico presso l’università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Membro dello staff direttivo, Funzione Strumentale Valutazione, del proprio istituto e del Consiglio di Circolo, referente per la valutazione nei progetti P.O.N.

 

 

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