2030: UNA SCUOLA CHE GUARDA AL FUTURO  

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Abbiamo voluto dedicare il primo numero del 2022 alle tematiche collegate al documento dell’ONU “AGENDA 2030”, pubblicata nel 2015 e che sta impegnando Istituzioni, enti pubblici e privati per collaborare e integrare diverse iniziative per il raggiungimento degli obiettivi definiti nei 17 goal.

La scuola avrà, come sempre, un ruolo decisivo e sta già operando secondo le indicazioni del goal n°4 che sollecita a lavorare per raggiungere l’obiettivo di “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”.

Questi obiettivi obbligano le istituzioni scolastiche che si accingono a elaborare entro settembre 2022 i propri documenti strategici (Piano Triennale dell’Offerta Formativa, Rapporto di Autovalutazione e Piano di Miglioramento)  per il triennio 2022-2025 a ripensare la mission della propria scuola e del proprio progetto formativo e soprattutto come riorganizzare le proprie strategie per implementare la qualità dell’istruzione per far in modo che la stessa diventi equa ed inclusiva e rappresenti un’opportunità per tutti. 

Spazio europeo dell’istruzione

Da pochi mesi, dal luglio del 2020, inoltre, abbiamo a disposizione i benchmark definiti dall’Unione Europea per il 2030 con “L’Agenda per le competenze per l’Europa, per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza”, con cui la Commissione Europa sta cercando di ridefinire “Uno spazio europeo dell’Istruzione” per realizzare un’Europa più a “misura d’uomo”. 

Spazio europeo dell’Istruzione che si articola in sei dimensioni che fanno riferimento alla qualità dell’istruzione e della formazione, all’inclusione, alla transizione verde e digitale, ai docenti formatori, all’istruzione terziaria e alla dimensione geopolitica nuova da acquisire come cittadinanza terrestre.

La stessa presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha voluto stigmatizzare nella presentazione dell’Agenda come "Il miglior investimento nel nostro futuro è l'investimento nelle persone. Le competenze e l'istruzione sono il motore della competitività e dell'innovazione europee. Ma l'Europa non è ancora del tutto pronta. Farò in modo che siano pienamente utilizzati tutti gli strumenti e i fondi di cui disponiamo per riequilibrare la situazione".

I benchmark per il 2030

Come ogni programmazione decennale con cui l’Europa sfida il futuro ed incita a migliorarsi ha ridefiniti i benchmark che devono essere il “faro” per i sistemi scolastici europei e ne ha delineato gli standard da perseguire e conseguire entro il 2030:

  • la percentuale di giovani di 15 anni con competenze insufficienti in materia di comprensione del testo, matematica e scienze dovrà essere inferiore al 15 % entro il 2030; 
  • la percentuale di alunni all'ottavo anno di scolarizzazione con un'insufficiente padronanza degli strumenti informatici e una cultura dell'informazione inadeguata dovrà essere inferiore al 15 % entro il 2030;
  • almeno il 96 % dei bambini (3-6 anni) dovrà partecipare ai programmi di istruzione e cura della prima infanzia entro il 2030 (nel 2020 la percentuale era del 94,8 %);
  • la percentuale di abbandono precoce dell'istruzione dovrà essere inferiore al 9 % entro il 2030 (percentuale nel 2020: 10,2 %);
  • la percentuale di giovani (25 – 34 anni) che completi l'istruzione terziaria dovrà essere pari almeno al 45 % entro il 2030 (nel 2020 la percentuale ammontava a 40,3 %);
  • la percentuale di giovani diplomati nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale che ha accesso all'apprendimento in un contesto lavorativo nel corso degli studi dovrebbe raggiungere almeno il 60 % entro il 2025;
  • entro il 2025, almeno il 47 % degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni dovrebbe aver partecipato ad attività di apprendimento negli ultimi 12 mesi.

Sono obiettivi impegnativi e sfide per il futuro a cui la scuola italiana deve traguardarsi per permettere alle nuove generazioni di guardare con più serenità al futuro grazie alle competenze “globali”,come le definisce Fullan, acquisite.   

Luigi Martano Laurea in Pedagogia- Abilitazione Insegnamento Materie Letterarie Scuole Superiori 2° grado Dirigente scolastico per 28 anni nelle scuole del primo e secondo ciclo. Giudice Onorario Tribunale per i Minori presso Corte di Appello di Taranto - Ha svolto numerosi incarichi ispettivi per la verifica dei requisiti delle scuole paritarie- Componente Nuclei di Valutazione dei Dirigenti Scolastici della Puglia

Autore “Leadership per l’apprendimento”- ( 2017) corso online per la preparazione al concorso per Dirigenti scolastici 

 Autore “Il Dirigente Scolastico-Authority territoriale del successo scolastico”

Autore “Una pedalata verso il successo”

Autore “ I care …per una scuola inclusiva”

 

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